“Morgan il pirata” è il titolo di un film girato sull’isola d’Ischia nel 1960. Film d’avventura è tratto dal romanzo omonimo di Emilio Salgari e, nonostante avesse tutte le caratteristiche del colossal, fu giudicato negativamente dalla critica dell’epoca. A girarlo fu Primo Zeglio e tra gli attori troviamo Valérie Lagrange, Steve Reeves, Lidia Alfonsi, Ivo Garrani, Angelo Zanolli, Mimmo Poli, Giulio Bosetti, Aldo Pini, George Ardisson, Veriano Ginesi, Dino Malacrida, Giovanni Cianfriglia, Anita Todesco, Chelo Alonso e Armand Mestral.
Nella travolgente pellicola si riconoscono le spiagge del Punta Molino, a pochi passi dallo storico locale “Rancio Fellone” e quella dei Maronti. Meravigliosa Ischia tra le location con le scene girate a Ischia Ponte e a Lacco Ameno.
Protagonista del film è Henry Morgan, uno schiavo, che viene acquistato dalla figlia del Governatore di Panama, la bella Ynes. L’uomo s’innamorerà della donna, ma verrà deportato su di un galeone con bandiera ispanica. Da lì comincerà una vera e propria rivoluzione: gli altri prigionieri inizieranno a inneggiarlo come loro capo e, impadronitosi del comando, dirigerà la nave verso l’isola di Tortuga.
Sarà lì che riscatterà la bella Ynes e riprenderà il suo viaggio in mare alla volta di Panama.
Morgan proverà a impadronirsi della città, proprio come ha fatto con la donna, ma riuscirà a farlo solo dopo una seconda spedizione organizzata via terra. La tristezza del pensiero della donna, che Morgan crederà defunta, andrà via solo quando, i due, finalmente, riusciranno a ritrovarsi vivi e innamorati.
«Così anche i cinematografari hanno invaso Ischia. Non è la prima volta – si legge sul Corriere dell’isola d’Ischia – che accade in quanto ad Ischia sono stati girati molti film ma questi di Morgan il pirata hanno portato tutte le caratteristiche del nuovo ambiente cinematografico. Un ambiente che vuole essere intellettuale ed invece è piatto e melenso. E tutta questa bella gente cosa riesce a realizzare? Soltanto degli inutili commercialissimi polpettoni che non fanno certo onore al cinema italiano. Il ventre di Chelo Alonso, i muscoli di Steve Reeves e della sua controfigura, il seno di Valery Lagrange e qualche galeone incendiato costituiranno le principali emozioni del film. Dobbiamo sperare che le bellezze naturali della nostra isola salvino in parte il film. Il guaio è che nel film Ischia è un’isola dei mari del Sud».
