Il corsaro nero

Il corsaro nero” è un film ambientato sull’isola d’Ischia. Girato nel 1936 è tratto dal romanzo omonimo scritto da Emilio Salgari ed ha la regia di Enrico Guazzoni e Amleto Palermi. Fu un film davvero popolare per il quale vennero adoperate vere navi d’epoca sulle quali furono ripresi incredibili duelli tra onde in tempesta. Nel cast gli attori Cesco Baseggio, Silvana Jachino, Fausto Guerzoni, Guido Celano, Nerio Bernardi e Piero Carnabuci.

La scelta dell’isola come set fu spiegata dallo stesso regista che, all’epoca, dichiarò: ”abbiamo girato a Ischia, una suggestiva isola che ho sempre presente per le sue bellezze naturali. Il clima d’Ischia mi rigenerò molto. Avemmo modo di conoscere le bellissime pinete e di osservare un popolo tranquillo al suo lavoro agricolo. Nel film chiamai per una piccola parte il comico Polidor (…)”.
Memorabile la scena in cui, per la prima volta, appariva sul grande schermo la spiaggia dei Maronti, dove Ciro Veratti, nelle vesti del signore di Ventimiglia, cavalcava un maestoso cavallo.
La trama ha come protagonisti il corsaro nero e il corsaro rosso, i fratelli Ventimiglia appunto, che si trovano a dover combattere i mari delle Antille per sconfiggere il Governatore di Maracaibo. Nei giorni che li separano dal duello definitivo accadrà di tutto: il Corsaro nero catturerà un galeone spagnolo a bordo del quale si nasconde la figlia del governatore rosso. Il corsaro si innamorerà della donna, ma una volta scoperta la sua identità l’abbandonerà in mezzo al mare. Solo dopo scoprirà che è soltanto la figlia adottiva del governatore, fattore che gli permetterà di sposarla. Prima del lieto fine il terribile combattimento nel quale, dopo aver espugnato Maracaibo, il governatore troverà la morte.

«Isolani e forestieri – si legge nelle cronache dell’epoca – hanno avuto una eccezionale sorpresa. Nel porto d’Ischia si erano saldamente ormeggiate due maestose navi antiche artisticamente decorate. Una appartenente alla flotta spagnola del 1600, l’altra appartenente ad una banda di corsari. Un centinaio di losche figure di corsari, dopo aver preso possesso dei locali dell’Ufficio del Forestiero per stabilirvi il quartier generale, giravano spavaldamente per il paese. Bianchi, negri, giapponesi, abbronzati dal mare, sguardi irrequieti, volti orribilmente sfregiati, armati fino ai denti con fucili, pistole, sciabole, pugnali, scuri e martelli. Spingevano cannoni e mortai, portavano casse e apparecchi infernali. Isolani e villeggianti guardavano meravigliati quanto accadeva, quasi ricollegavano l’avvenimento con le gesta piratesche dei secoli passati. Dopo qualche ora di smarrimento la calma è tornata a Porto d’Ischia. I pirati venivano solo per girare un grande film italiano, Il Corsaro nero».

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