Il corsaro dell’isola verde è un film girato a Ischia nell’estate del 1952. Fu un vero e proprio colossal che vide la regia di Robert Siodmak e Burt Lancaster e Nick Cravate tra i protagonisti. Si racconta che già negli anni ’20 si richiese di girare alcune scene del film “Il pirata nero” sull’isola d’Ischia e che la casa di produzione non accettò.
Con “Il corsaro dell’isola verde”, mai scelta fu più azzeccata. Il castello Aragonese da sfondo per alcune scene, l’azzurro mare di Ischia e qualche errore durante le riprese come quello commesso durante la scena della cattura dei pirati tramite una rete da pesca, in cui s’intravede un traghetto moderno che con la scena ambientata ai Caraibi negli anni ’20, proprio non c’entrava nulla.
Protagonista de “Il corsaro dell’isola verde” è un brigantino di pirati con Vallo al comando. Dopo aver catturato nel Mar dei Caraibi un galeone carico di armi e soldati che rispondono al comando di Don Josè Gruda, Vallo deciderà di vendere quelle stesse armi ai ribelli dell’isola di Salina. Tuttavia, in un primo momento, sembra accettare la proposta di Don José: cinquanta mila fiorini per consegnargli El Libre il comandante dei rivoltosi dell’isola di Salina. Ma quella di Vallo sarà solo una finzione.
Il film prosegue tra colpi di scena e guerriglie in mare e tra le location non trova spazio solo Ischia Ponte, con il suo caratteristico borgo, ma anche Cartaromana e la vicina isola di Procida.
Furono tantissimi gli ischitani che parteciparono come comparse durante le riprese del film e qualcuno fece anche da controfigura al bellissimo Lancaster. Parliamo di Aniello di Scala, celebre pescatore chiamato “Dai, tu” nome che oggi è rimasto al suo ristorante situato nel comune di Ischia sul lungomare Cristoforo Colombo. Per lui 500 lire solo per tuffarsi dal Castello Aragonese, e come non cedere alla tentazione di sbagliare per guadagnare qualche lira in più?
