La Galleria Mario Mazzella è uno scrigno di arte ischitana situata nel borgo di Ischia Ponte. Al suo interno vi sono conservate vita e opere di Mario Mazzella uno degli artisti ischitani più famosi al mondo e a tracciarne la sua storia è Luca, suo unico figlio.
La galleria Mario Mazzella venne inaugurata nel maggio del 1962, precedentemente vi era un’ altra galleria poco più avanti nel Borgo, che il Mazzella divideva insieme all’amico incisore ceramista Aniello Antonio Mascolo.
Ancora prima, esponeva con altri due colleghi artisti, Mascolo e Funiciello, presso la rotonda del Castello Aragonese un’antica fortezza ai piedi del Castello, dove si svolgevano mostre serali illuminate da antiche lampare prese in prestito dai pescatori locali.
Dopo l’uragano del 1964 questa parte di molo crollò e oggi vi sono rimasti dei ruderi nel mare.
Quando venne aperta, la Galleria Mario Mazzella, era chiamata “La fontana”a ricordo della fontana del piscinale ancora presente sulla piazzetta Luigi Mazzella.
L’amministrazione dell’epoca, guidata da Vincenzo Telese, sindaco pioniere del turismo, vide l’apertura della galleria come di buon occhio in quanto, insieme al night situato sotto al castello, tendeva a valorizzare il borgo. Furono questi i primi tentativi che trasformarono il borgo da un luogo dove prevalevano frutteti e beccherie a un posto a vocazione turistica.
Sempre all’artista Mario Mazzella vene affidata la riqualificazione del marciapiede antistante la galleria. Il Mazzella progettò, allora, due aiuole di forgia barocca, realizzate con le pietre del Vesuvio, e disegnò due panchine in ferro battuto che furono, però, rimosse nel 1988.
Insieme a Mascolo e al mastro taglia pietre Ciro Del Prete realizzò, poi, la fontana del piscinale, oggi fontana Mazzella, che ricordava la vasca in pietra che per secoli aveva dissetato il borgo.
La Galleria apriva una settimana prima di Pasqua e chiudeva il 31 ottobre; subito divenne punto d’incontro per i clienti che affluivano da ogni dove e, annualmente, si incontravano con l’artista.
Divenne meta di visite da parte di personaggi noti come il giornalista, corrispondente di guerra, Franco Bucarelli, il professor Giulio Tarro, la dott.ssa Boccassini, diversi presidenti della Regione Campania, lo stilista Rocco Barocco, gli amici Peppino di Capri e Fred Bongusto e ancora il direttore dell’opera di Vienna, il prof. Mandl, guru per anni di Franco Battiato, l’attore Giorgio Albertazzi e altri ancora.
Durante le riprese del film “Delitto in pieno sole” il prospetto della galleria fu trasformata in una cappella votiva.
Mario Mazzella prese parte alle riprese e s’ interessò per il recupero di alcuni ex voto provenienti dalla chiesa del Soccorso di Forio.
Questi furono collocati all’esterno della galleria, ma non fu cosa facile; a riprese terminate il Mazzella volle conservare tutti gli stucchi e, quando venne restaurata la galleria, si impose di conservare questi fregi storicizzati.
Il marmo odierno della soglia proviene da un antico marmo del palazzo; inoltre, nei pressi dell’ingresso, c’era un tempo una nicchia con un Cristo mutilo proveniente da una delle case colpite dal terremoto dell’ ‘83.
Da oltre 50 anni la Galleria Mario Mazzella è un luogo storico di Ischia Ponte ed è una delle poche attività ancora esistenti che provengono dal passato. A portarla avanti c’è Luca che, da una decina di anni, continua a tramandare l’arte del papà con opere in prestito e in conto vendita.
Con il suo decesso da galleria la fontana è divenuta così galleria Mario Mazzella dove non manca di esporre e vendere anche opere di artisti coetanei del Mazzella come Mascolo, Coppa, Funiciello e Bolivar, la vecchia guardia della pittura e della scultura.
Del passato è stata conservata la vecchia porta, l’insegna e le macchie di salsedine che ancora oggi testimoniano l’antichità e l’originalità del sito.
