La Festa di San Vito, dal 13 al 17 di giugno, è uno degli appuntamenti che sancisce l’inizio dell’estate ischitana.
Essendo il Santo Patrono del comune di Forio sono in tantissimi ad aver assunto questo nome che ha le sue radici nel XIX secolo.
Una bellissima leggenda accompagna la festa, pare infatti che proprio durante la metà del XIX secolo, Ischia e in particolar modo la zona di Forio, fu invasa da una terribile epidemia che causò gravi danni alla coltivazione della vite.
Essendo una delle attività principali, questo causò numerosi problemi ai foriani fin quando, sulle loro coste, approdò una nave carica di zolfo.
Pare che queste navi, arrivate dalla Sicilia, furono incaricate da un giovane, che aveva lasciato in pegno un anello, di distribuire lo zolfo così da curare le viti. Quel giovane era San Vito e riuscì a salvare le viti foriane.
Da allora i foriani iniziarono a venerare la sua figura e pare che già nel Medioevo esistesse un tempio in suo onore che fu poi spostato verso in centro a causa delle numerose incursioni saracene.
La memoria popolare tramanda che la prima processione avvenne già 1664 quando fu scelto un percorso che sarebbe stato diverso ad anni alterni, tradizione che, ancora oggi viene portata avanti con fede.
C’è una statua che raffigura San Vito estremamente preziosa perché tutta ricoperta d’argento conservata in sacrestia, l’altra di legno, risalente al XVI secolo, è posta nella Chiesa titolata al Santo, accanto all’altare.
La prima fu realizzata su disegno di Giuseppe Sammartino, dagli orefici Gennaro e Filippo Del Giudice e si racconta che, per raccogliere i fondi per la sua realizzazione, venne messa una tassa su ogni caraffa di vino venduta, lo stesso vino che il Santo salvò.
Dal 1968, dalla festa prettamente religiosa, si passò al folklore e, ancora oggi, l’intera Forio si riempie di bancarelle ed eventi in onore del Santo Patrono.