Il migliaccio ischitano, un dolce tipico del Carnevale

Il migliaccio ischitano è un dolce tipico del Carnevale. Conosciuto in tutta la regione Campania, qui sull’isola ha una variante che si contraddistingue per l’utilizzo degli spaghettini al posto della semola. Non c’è massaia che, nel giorno di Carnevale, non faccia trovare un migliaccio al centro della tavola per la gioia dei più golosi tra grandi e piccini. La ricetta originale voleva l’uso della farina di miglio, dal quale essenzialmente deriva il nome del dolce. La farina di miglio è stata poi sostituita dalla semola a Napoli e dagli spaghettini sull’isola d’Ischia.

È un dolce che appartiene a un tipo di cucina povera per la quale non veniva buttato via nulla e la semola avanzata poteva costituire la base di un dolce davvero goloso. Il composto è formato da latte, uova, ricotta e aromi vari come il limone e la vaniglia il tutto accompagnato da colorati pezzetti di cedro.

Amalgamando il tutto e mescolandolo con gli spaghettini, come da ricetta ischitana, oppure la semola come è indicato invece nella tradizione napoletana, il composto risulta sin da subito cremoso. Quando è cotto? Quando la parte superiore apparirà dorata e quando per la casa si sprigionerà un odore goloso quasi quanto il dolce. Una spolverata di zucchero a velo, una volta raffreddato, e il gioco è fatto; non resta da fare altro che gustarlo insieme ai bambini travestiti per il Carnevale.

Anche a Ischia è usanza, inoltre, mangiare chiacchiere e frappe, che vengono inzuppate, rigorosamente, nel sanguinaccio. Se oggi è una dolce crema a base di cioccolato, c’è ancora qualcuno legato alla ricetta tradizionale composta dal sangue del maiale raccolto al momento della macellazione. Il tutto, una volta raffreddato, viene mescolato al vino cotto, ai canditi, noci, cacao amaro, cannella e rum.
Della serie: anche questa è tradizione!

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