Fave e ventresca l’aperitivo isolano

Chi non ha mai assaggiato le fave con la ventresca, alzi la mano e corra a Ischia a rimediare! Questo connubio di sapori tipicamente pasquali fa capolinea sulle tavole isolane fin dall’inizio di aprile quando, le prime fave, spuntano nelle terre ischitane. Resistergli davvero non si può!

Ischia ha una tradizione gastronomica che affonda le sue radici nella terra; pur essendo un’isola i suoi sapori originali sono legati alla campagna, basti pensare al piatto tipico che è rigorosamente il coniglio all’ischitana.

Il periodo migliore per gustare le fave è nei mesi di aprile e maggio, proprio come recita l’antico adagio:

A Santa Restituta

‘e fave so’ arrennute

‘e quaglie so’  fernute

‘e turche so’  partute.

Ovvero. “A Santa Restituta, Santa Patrona dell’isola la cui festa ricade il 17 maggio, le fave sono indurite, le quaglie sono passate e i turchi sono partiti.

Non c’è abbinamento migliore che mangiare le fave, rigorosamente fresche e crude, con una fettina di ventresca e un po’ di pane cafone. Il sapore burroso della ventresca si mescola perfettamente con la freschezza della fava ed è subito acquolina in bocca e un boccone tira l’altro.

Se poi appartenete alla categoria dei veri golosi provate ad abbinare il tutto con un pezzetto di caciotta stagionata.

Quello delle fave con la ventresca è davvero uno degli aperitivi perfetti ancor di più se tutto proviene direttamente alla tavola dalle terre ischitane.

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