È sempre all’interno del borgo di Celsa che si trova un’altra delle Chiese principali dell’isola perché al suo interno vi si celebra il culto del nostro concittadino e Santo San Giovan Giuseppe della Croce.
A pochi passi dalla Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, una scalinata in pietra porta alla Chiesa Collegiata dello Spirito Santo costruita tra il 1636 e il 1676 al posto della cappella che la famiglia Cossa dedicò a Santa Sofia. Negli anni ‘70 del 500 divenne luogo di culto dei marinai del borgo e nel 1613 il fianco della congrega fu adibito, grazie a una tassazione che acquisirono per se stessi i fedeli del luogo, a ospedale. Sempre nel ‘600 ci furono dei lavori di ampliamento e nel 1851 con il pontefice Pio IX divenne collegiata con un capitolo di canonici.
La Chiesa presenta una pianta basilicale a croce latina e un’unica navata a tre cappelle per lato. La facciata è sormontata da un’unica finestra tribolata mentre la torre situata al lato destro della Chiesa è a forma di piramide e presenta nel suo punto più alto una cupoletta a pera su cui spiccano le mattonelle smaltate di giallo e di verde. Appena varcato il portone in legno dell’ingresso principale, un altro più piccolo, secondario, è posto lateralmente si respira la storia del culto.
Subito sulla sinistra, una cappella ospita alcune reliquie del Santo ischitano illuminate da corone di luci. L’interno della Chiesa è ricco di opere, alcune preziose conservate all’interno della sacrestia come un affresco raffigurante il Castello e risalente al XVI secolo e un baldacchino d’argento del XVIII. Nella prima cappella a sinistra risplende una Madonna con bambino attorniata da Santi dipinta da un artista provincia.
Sull’altare della terza cappella a sinistra vi è una Madonna del Rosario e tutt’intorno 15 piccole tele che raffigurano i misteri, opera che venne eseguita nel 1786 da Giuseppe Bonito.
Una coppia di altari in marmi policromi scolpiti da Antonio Di Lucca nella seconda metà del 700 fanno bella mostra nei due transetti. Sull’Altare del Transetto sinistro vi è una Madonna delle Grazie con le anime purganti di Paolo De Matteis risalente al 1710.
Dolcissima la Vergine seduta in alto, tra le nubi con il Bambino e i senti scoperti dal quale grondano gocce di latte che cadono sul gruppo di anime purganti imploranti.
Dalla collaborazione tra un eccellente marmolaro napoletano e un ignoto scultore che fu autore dei cherubini, nacque l’altare maggiore in marmi policromi con la balaustra che riprende i bellissimi motivi presenti anche alla certosa di San Martino. Di Spigna fu autore nel 1786 della parete di fondo dell’Abside che presenta una Pentecoste di grande dinamismo. 4 rilievi di stucco modellato nel 1786 da Cesare Starace e rappresentanti San Giovanni Evangelista, Santo Evangelista, Sant’Andrea e San Giacomo occupano le pareti dell’Abside. In una nicchia posta, invece, nell’altare del transetto destro vi è una scultura a manichino di san Pio.
Un crocifisso di fine 700 scolpito nel legno con un accentuato pietismo, è protagonista sull’ altare. Sull’ altare del transetto destro vi è invece un calvario a opera di Giuseppe Bonito. Un’Annunciazione del 1776 di Vincenzo Diano occupa la terza cappella del lato destro mentre, in una nicchia sull’altare della seconda cappella vi è una scultura rappresentate san Pietro ad opera di un artista napoletano.
È in sacrestia che invece sono conservati numerosi oggetti sacri in argento e una Traditio Clavium, un raro tema iconografico eseguito dalla bottega di Fabrizio Santafede. Nel 1969 dietro il quadro raffigurante venne trovato un olio su tavola con la Madonna Bambino e Santi che oggi fa bella mostra sulla parete destra della controfacciata della Chiesa probabilmente un ex voto donato per essere scampati da una tempesta in quanto vi è dipinto Gesù bambino in braccio alla Madonna che indica con uno scettro un gruppo di barche dirette verso Ponza. Nella prima cappella a destra vi è una Sacra Famiglia significativa con Sant’Anna, San Gioacchino e San GIOVANNINO che ricalca con attenzione una tela presente nella sacrestia della chiesa dei santi Filippo e Giacomo a Napoli assegnata a Fabrizio Santafede.
INDIRIZZO
Chiesa dello Spirito Santo
Via Luigi Mazzella
80077 Ischia (NA)
Note bibliografiche: Achille della Regione. Ischia Sacra. Ed. Clean