Quella di Soronzano è una strada tutta in salita che collega il borgo di Ischia Ponte con la vicina zona di Cartaromana.
Percorrendo la stradina di Soronzano si ha uno sguardo diverso sul Castello Aragonese filtrato dalle case degli ischiapontesi e dai loro panni stesi al sole. È una delle stradine più panoramiche dell’isola e gli abitanti del borgo vi sono particolarmente affezionati.
Non si conosce per certa l’etimologia del nome, ma in un documento del 1415 si legge che alcuni componenti della famiglia Cossa, una nobile famiglia di Ischia Ponte, avevano un giardino nel territorio detto “Sorrenzana”. In questi documenti si legge di un pilastro con uno stemma della famiglia Cossa affrescato che ne identificava la proprietà. Nei secoli, per tradizione orale, è diventato poi Soronzano.
Questa magnifica strada panoramica è famosa anche per il bombardamento anglo – borbonico che avvenne il 1 giugno del 1809; l’isola fu occupata dai francesi, ci fu un blitz in cui sbarcarono in diversi punti dell’isola e vi posizionarono delle artiglierie. Fu proprio in quella occasione che il Castello Aragonese fu distrutto in più parti, da qui il detto “o Castiell tant fort Surunzan c’ rett a mort”. A causa di quel bombardamento la bellissima Cattedrale dell’Assunta andò completamente distrutta, perdendo per sempre la sua struttura originaria e presentandosi allo sguardo dei suo visitatori così come è oggi.
Facile raggiungere questa stradina tutta in salita che inizia proprio accanto all’ingresso principale dell’Arciconfraternita di Santa Maria di Costantinopoli. Il basolato antico, e a tratti un po’ spartano, congiunge il borgo con la zona di Cartaromana, lì dove è situata la Torre di Michelangelo e l’antica chiesetta di Sant’Anna dove, per tradizione, ogni 26 di luglio, le partorienti si recano in una processione via mare per la solenne benedizione e la messa. Da Soronzano, oltre al Castello, è possibile ammirare l’architettura delle case del borgo, dipinte tutte con colori pastello e con le finestre rivolte verso il mare più bello che ci sia.
