Una settimana intera è forse il tempo necessario per provare conoscere a fondo l’isola d’Ischia e godersi un po’ di sano e meritato relax. I comuni dell’isola sono sei e quindi, potreste provare a dedicare un giorno per ciascun comune così da scoprire le peculiarità di un’isola ricca di sorprese.
Primo giorno
Se arrivate al porto d’Ischia, una volta sistemati nel vostro albergo, potete partire proprio da lì per fare una bella passeggiata verso il borgo di Ischia Ponte.
Incamminandovi verso il cuore del borgo di Celsa, potrete sentire gli odori dei fiori d’arancio a primavera mescolati a quelli provenienti dal mare; si staglierà di fronte a voi il Castello Aragonese. Vale la pena prendersi un paio d’ore per scoprirlo tutto. La sua storia e i fantastici panorami che troverete li porterete nel vostro cuore per sempre. È da provare il caffè del bar Cocò, uno dei migliori dell’isola in assoluto.
Sempre a Ischia Ponte potrete perdervi alla vista del museo sommerso di Aenaria. Nella baia di Cartaromana vengono organizzate, tranne che nei mesi estivi, delle visite guidate su di una barca dal fondo trasparente per ammirare le rovine sommerse dell’antica città di Aenaria.
Dedicate il resto del tempo allo shopping, tornando verso il Porto, passeggerete per via Roma; approfittatene per acquistare qualche souvenir. Quando verso sera arriverà quel leggero languorino, potrete fermarvi, magari, lungo la Riva Destra del Porto; scegliete uno dei tanti ristorantini e buon appetito.
Secondo Giorno
Il secondo giorno potreste dedicarlo al comune di Casamicciola, sede antica delle Terme più frequentate da isolani e turisti, compreso Giuseppe Garibaldi che a Casamicciola si curò una ferita procuratasi sull’Aspromonte. Non può mancare una visita al parco termale il Castiglione o, magari, a quello balneare del “Bagnitiello”. Una bella passeggiata nel centro del comune per poi fermarvi per cena o semplicemente per buon gelato.
Terzo Giorno
Proseguiamo il giro per comuni con Lacco Ameno; terzo giorno sull’isola per riscoprire un po’ della sua storia. Proprio a Lacco Ameno fu scoperto che Ischia fu la prima colonia della Magna Grecia, tanti i resti di quell’antico insediamento conservati oggi a Villa Arbusto, nel museo Archeologico di Pithecusae.
Vale la pena farvi visita, perdendosi magari tra quelle terrazze che furono di Angelo Rizzoli che acquistò quella villa dando lustro al comune dove si conserva la Coppa di Nestore. Un bella passeggiata lungo il corso Angelo Rizzoli, un ristorantino per un pasto a base di pesce e il resto è tutto meritato relax, magari al parco termale del Negombo, immersi completamente nella natura.
Quarto Giorno
Il quarto giorno sarà bello pieno, siamo a Forio e non basteranno 24 ore per assaporarne tutte le bellezze. Tappa obbligata quella ai giardini “La Mortella”. Sir William Walton e lady Susanna hanno consegnato a ischitani e turisti un paradiso in terra, perdetevi nel suo verde e nei colori bellissimi dei suoi fiori in quello che è uno dei giardini più belli d’Europa.
Continuate il giro nel centro storico del comune delle torri, divertitevi a cercare quelle che ancora resistono sul territorio e, tra fede e tradizione, visitate le sue chiese. Provate a trovarvi sul piazzale del Soccorso al tramonto, se sarete fortunati potrete essere spettatori del famoso, quanto raro, raggio verde, uno spettacolo offerto dalla natura. Se poi non vi va proprio di girare per Chiese e monumenti, ritagliatevi una giornata di relax ai Giardini Poseidon di Citara, il più grande parco termale dell’isola e dato che siete lì, un bell’aperitivo ai baretti della piazza non ve lo toglie nessuno!
Quinto Giorno
Scarpe comode per il quinto giorno a Ischia a per scoprire il lato primordiale di un’ isola che è prima di tutto di terra e poi, di mare. Non si può dire di aver visto tutto se non si sale sulla cima dell’Epomeo, il monte che sovrasta l’intera isola. A piedi o a cavallo, da Serrara Fontana non potete perdervi il panorama che si gode da lassù.
Sempre lì a Serrara Fontana potrete provare uno dei piatti tipici dell’isola: il coniglio all’ischitana. Presidio Slow Food come lo mangerete lì, non potrete mangiarlo da nessun’altra parte al mondo.
Per il pomeriggio e la sera, avviatevi verso il mare, per fare una passeggiata nell’esclusiva piazzetta di Sant’Angelo, uno dei posti più in dell’intera isola. Anche qui un’alternativa; se proprio non vi va di fare un po’ di trekking, recatevi nella baia di Sorgeto, vi attenderanno bagni in vasche d’acqua calda naturale e maschere di fango in quello che sembra essere un paradiso in riva al mare.
Ultimi due giorni
Ultimi due giorni da trascorrere sull’isola e un ultimo comune da esplorare, quello di Barano. Qui mare e monti si riuniscono ai Maronti, la spiaggia più lunga dell’intera isola. Sono tante le esperienze offerte da questo litorale, oltre il sup, una variante del surf alla portata di grandi e piccini, potrete provare un tipo di cucina davvero particolare.
Patate, uova o pollo, nella zona delle fumarole, vengono fatte cuocere direttamente sotto la sabbia. Provare per credere, ma attenti a non scottarvi!
Un consiglio? Restate ai Maronti per guardare le stelle e magari, tra un tuffo di notte e l’altro, chiudete gli occhi ed esprimete qualche desiderio. Pare che quelli espressi sulla spiaggia dei Maronti, si avverino per davvero!
Dopo una settimana a Ischia così, l’ultimo giorno che vi resta dedicatelo a voi stessi.
Rilassatevi in spiaggia o alle terme pensando a quando, ritornati a casa, non vorrete fare altro che tornare a Ischia per vivere un’altra indimenticabile esperienza tra mare e terra.